Nava (azienda): differenze tra le versioni

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'''Nava (caschi)''' è stata una [[azienda]] leader italiana, per la produzione di articoli tecnici in materia plastica sin dal 1945 diventata famosa per la produzione di caschi sportivi cominciata nel 1972 . Il suo logo distintivo erano le quattro lettere della parola "nava", in caratteri di fantasia in negativo su fondo nero che sormontavano una figura di ala stilizzata rossa, racchiusi in un quadrato smussato agli angoli e incorniciata da un bordo bianco. Il marchio non è più utilizzato in Italia.
'''Nava''' è stata una [[azienda]] italiana di produzione di [[Casco|caschi]] e accessori per [[Motociclismo|moto]]. Il suo logo consisteva nelle quattro lettere della parola "nava", in caratteri corsivo di fantasia, che sormontavano una figura stilizzata, racchiusi in un quadrato smussato agli angoli. Il marchio non è più utilizzato in Italia.


== Storia ==
== Storia ==
La Nava caschi - fondata da Giuseppe Nava - nacque negli anni settanta, per la progettazione e la produzione di caschi da moto e da sci. La sua prima sede fu a [[Verderio Superiore]] al confine con Cornate.
La Nava &c dalla quale fu scorporata nel 1980 la Nava moto SPA, venne fondata da Giuseppe Nava e dal figlio Pier luigi nel 1967 e nel 1968 iniziò la sua attività produttiva a Verderio Superiore. La nuova società era a tutti gli effetti la continuazione della GNC materie plastiche, di Cornate d'Adda, fondata da Giuseppe Nava nel 1945 ,agli inizi una piccola fabbrica di tipo verticale integrato:tutto veniva fatto internamente. Le idee originali del fondatore, inventore progettista e meccanico straordinario, diventavano progetto esecutivo e definito. Fu così che inventò e realizzò una macchina automatica per la produzione delle chiavelle dei pedali di bicicletta, la prima macchina elettromeccanica per lo stampaggio ad iniezione delle materie plastiche, per produrre come primo articolo le manopole ciclo in PVC che sostituivano quelle di corno di bue dell'epoca.La trafila avite per l'estrusione, il mulino a lame per macinare gli scarti di lavorazione da aggiungere alla materia prima più utilizzata il PVC polivinilcloruro formulato e prodotto all'interno della ditta, e ovviamente gli stampi necessari. Le caratteristiche dei prodotti erano l'unicità e la massima qualità, le due cose sostanziali e distintive che si sono mantenute lungo tutto l'arco della storia. Nacquero prodotti unici come i portabolli trasparenti, manopole moto tra le quali le famose Granturismo,le valvole a scomparsa per gonfiabili, i bottoni da saldare sul film per impermeabili in PVC, rulli pulitori per l'industria tessile,una gamma completa di spine e prese stampate e non su cavo,il comando gas delle moto in tecnopolimero e decine e decine di altri articoli.
Nel 1970, Jacques Pinto della Mercury international, distributore esclusivo sin dal 1962, segnalò un'azienda italiana, la DIWS Spa che era stata incaricata da un committente americano di produrre un casco moto tipo Jet in tecnopolimero. All'epoca i caschi erano per la maggior parte fatti di fibra di vetro, laminata a mano.
Pier Luigi Nava entrato alla DIWS per vedere cosa stessero facendo, usci con un accordo contratto che prevedeva che lo studio e il disegno del casco in divenire, sarebbe stato fatto dalla Nava&c cosi come la commercializzazione con la sua organizzazione commerciale: con 21 rappresentanti in Italia,forniva oltre ottomila negozi del settore moto ciclo e aveva in tutta Europa,UK, area mediterranea e Stati Uniti,distributori esclusivi degli accessori moto e ciclo che produceva a Verderio Superiore. La Nava & C presentò al ciclo e motociclo del 1972 la linea Space Age Helmets, con la marca Granturismo,la marca famosa del momento.Lo slogan della prima pubblicità fu" Se la tua testa vale meno di 18.000 lire compra altro se no Granturismo".
Un fatto di concorrenza sleale e non rispetto delle clausole contrattuali della DIWS fece si che Nava Pier Luigi decidesse di produrre in proprio. Fece il modello di gesso del primo casco integrale Nava il Nava Granturismo,sfruttando le sue conoscenze dell'aerodinamica, e l'innata abilità e predisposizione per il design. La sua prima e unica sede fu a [[Verderio Superiore]] al confine con Cornate.


Nei primi anni, grazie alla novità del mercato, pur condiviso con aziende quali [[AGV (azienda)|Agv]] e [[Nolangroup|Nolan]], la produzione della Nava fu densa di nuovi prodotti di scuola italiana<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2017/07/17/news/i_caschi_nolan_come_la_ferrari_fatti_solo_in_italia_altro_che_cina-171078513/|titolo=I caschi Nolan come la Ferrari fatti solo in Italia, altro che Cina|sito=Repubblica.it|data=17 luglio 2017|accesso=27 agosto 2019}}</ref>, sia da gara che da turismo, con un notevole impegno sia commerciale che promozionale, e con la creazione, oltre che di nuovi disegni, anche di svariati brevetti<ref>{{Cita web|url=https://patents.google.com/?inventor=Pier+Luigi+Nava|titolo=Google Patents|sito=patents.google.com|accesso=27 agosto 2019}}</ref>. In campo sciistico, all'inizio degli anni ottanta, utilizzando un brevetto depositato da Antonio Faullin, la Nava presentò - nell'aprile del 1983 - un sistema di scarponi ed attacchi che superava quelli esistenti, con l'utilizzo del poliuretano in luogo del metallo e di speciali ganci<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Tim Cole|anno=1986|mese=Dicembre|titolo=Advances In Ski Tech|rivista=Popular Mechanics|volume=|numero=|p=32|url=https://books.google.it/books?id=F-MDAAAAMBAJ&pg=PA32&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false}}</ref>. Il sistema, denominato "''Nava Ski System''"<ref>{{Cita pubblicazione|autore=V. Elaine Gilmore|anno=1989|mese=Marzo|titolo=Bizarre binding for the slopes|rivista=Popular Science|volume=|numero=|p=111|url=https://books.google.it/books?id=CplP5IwuFZkC&pg=PA111&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false}}</ref>, era proposto in due versioni: il ''Sansicario'' ed il ''Cortina,'' distribuiti anche negli Stati Uniti, ma - nonostante una campagna promozionale attuata anche tramite l'inserimento dei prodotti in alcuni film (quali ''[[Vacanze di Natale]]'') non riscosse il successo sperato ed uscì di produzione.
Nei primi anni, con un mercato in crescita, pur condiviso con aziende quali [[AGV (azienda)|Agv]] e [[Nolangroup|Nolan]],Boeri Driver,Lem,Caberg e altri la produzione della Nava fu fatta di prodotti unici,ideati disegnati brevettati e progettati da Pier Luigi Nava e portati a compimento con il gruppo dell'ufficio tecnico. I prodotti Nava sono sempre ed unicamente stati fatti in Italia.I caschi dei piloti erano uguali a quelli in vendita nei negozi,si adattava la parte interna del comfort alla morfolo0gia del pilota ma non si facevano caschi speciali, perché quelli di serie già erano al top della sicurezza possibile. Una novità dopo l'altra la Nava quasi costrinse i concorrenti a fare meglio facendo così crescere la qualità della produzione italiana.La Nava mise sul mercato solo caschi omologati anche quando ciò non era previsto dalla legge, e omologava i lotti di produzione in Olanda al TNO.un costo aggiuntivo per garantire il massimo della sicurezza.Pier Luigi Nava rappresentò l'Italia, lavorando gratuitamente, nel comitati di discussione e formazione delle norme CEE, ISO e BSI,con l'obiettivo di fare sempre meglio difendendo allo stesso tempo gli interessi dei fabbricanti Italiani.Fu determinante per la costituzione del Gruppo caschi all'interno dell'ANCMA anche presiedendola.Da Presidente del Gruppo Nava Pier Luigi con il supporto dell'ISPES condusse una campagna per convincere le autorità a rendere obbligatorio il casco, con la partecipazione a trasmissioni televisive come Stasera Italia e il Maurizio Costanzo show.Finalmente un ennesimo articolo di Nantas Salvalaggio che citava il numero altissimo di ragazzi morti in incidenti motociclistici, che divenivano i maggiori fornitori di organi per i trapianti abbatté il muro dell'opposizione dei fabbricanti di ciclomotori,Piaggio in testa, che temevano una drastica riduzione delle vendite operando pesantemente a livello politico per insabbiare la legge. Riuscirono persino a fare approvare una normativa meno severa, che consentiva di vendere caschi cosiddetti, per ciclomotore, come se la testa del ciclomotorista fosse diversa.Il Gruppo costruttori capitanato da Nava, riusci anche a fermare l'importazione di centinaia di migliaia di caschi provenienti dall'estero e non conformi alla normativa CEE. Con un notevole impegno sia commerciale che promozionale, e con la creazione, oltre che di nuovi disegni e caschi con prestazioni sempre maggiori coperti da svariati brevetti, divenne leader di mercato per qualità e prestazioni.<ref>{{Cita web|url=https://patents.google.com/?inventor=Pier+Luigi+Nava|titolo=Google Patents|sito=patents.google.com|accesso=27 agosto 2019}}</ref>.Una quantità enorme di consumatori sportivi hanno gareggiato con i caschi Nava Granturismo,Nava,VIP. Tra gli altri,Gianfranco Bonera, Virginio Ferrari, Graziano Rossi,Pier Francesco Chili,Otello Buscherini,Eugenio Lazzarini,Italo Forni,Alessandro Gritti,Victor Palomo, Christian Estrosi,Raymond Roche,Alain Michel,Philippe Coulon,Mich Grant, Steve Baker,Randy Mamola,Katazumi Katayama,Harry Everts,Mario Andretti,Riccardo Patrese,Eddie Cheever,Piercarlo Ghinzani.Renato Molinari,Francesco Moser.....
In campo sciistico, alla fine degli anni settanta, partendo da una serie di brevetti dell'architetto Antonio Faulin, dopo oltre sessantamila ore di ricerca e sviluppo fatti all'interno e all'esterno dalla Nava& C Spa coadiuvata da tecnici e sportivi la Nava Leisure una delle controllate dal Gruppo appositamente costituita con soci di Venture capital. sfruttando le conoscenze sui tecnopolimeri presentò - nell'aprile del 1983 nella stazione sciistica di San Sicario affittata per tre giorni,un sistema di scarpe morbide con le quali camminare guidare e sciare e relativi attacchi realizzando un sistema ipersicuro e confortevole che surclassava quelli esistenti. <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Tim e GiapponeCole|anno=1986|mese=Dicembre|titolo=Advances In Ski Tech|rivista=Popular Mechanics|volume=|numero=|p=32|url=https://books.google.it/books?id=F-MDAAAAMBAJ&pg=PA32&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false}}</ref>. Il sistema, denominato "''Nava Skiing System''"<ref>{{Cita pubblicazione|autore=V. Elaine Gilmore|anno=1989|mese=Marzo|titolo=Bizarre binding for the slopes|rivista=Popular Science|volume=|numero=|p=111|url=https://books.google.it/books?id=CplP5IwuFZkC&pg=PA111&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false}}</ref>, era proposto in due versioni di scarpa, il ''San Sicario'' il ''Cortina,'' e tre tipi di attacchi aggiungendo il Racing. distribuiti in Italia,Francia, Stati Uniti,Canada e con un inizio in Giappone.Il progetto prevedeva un finanziamento dei venture Capital consistente e adeguato agli obbiettivi.Una campagna promozionale massiccia con testimonial del calibro di Pier Gros,Herbert Plank e altri, attuata anche tramite l'inserimento dei prodotti in alcuni film (quali ''[[Vacanze di Natale]]''la trasmissione di Mike Buongiorno e 12 centri di prova dovette essere, prima ridotta e poi chiusa . Contrasti tra i soci di Venture capital e un importante istituto finanziario determinarono il blocco dei finanziamenti, la Nava Leisure si trovò senza forza finanziaria sufficiente a proseguire. Veniva così a mancare anche la prevista produzione dei mesi invernali, quando le richieste del settore caschi calava.Il personale in eccesso sopratutto lo staff dirigenziale e non della Nava Leisure trovò altra occupazione o. venne licenziato.Per coprire i sei mesi di calo di richieste invernali,la società fece accesso alla cassa integrazione.


Nel corso degli anni ottanta, nonostante il continuo sviluppo di prodotti sia in fibra di carbonio che in termoplastica,commercializzati con i marchi Nava, VIP, ECS, Granturismo il settore entra in crisi.L'eccesso di scorte dei negozi dopo l'obbligatorietà e il calo dei prezzi applicato dai nuovi che erano entrati modificò il mercato e chi soffrì di più fu la Nava che aveva una quota consistente del mercato italiano .
Nel corso degli anni ottanta, nonostante il continuo sviluppo di prodotti sia in fibra di carbonio che in termoplastica, complice la crisi dell'intero settore, la situazione peggiorò al punto che già nel 1987 l'azienda - passata nel frattempo nelle mani di Pier Luigi Nava - entrò in crisi, preannunciando una serie di licenziamenti e provvedimenti di cassa integrazione<ref>{{Cita web|url=https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=75562&origine=1|titolo=Accadeva 30 anni fa/60, 1-30 settembre: in crisi Diana e Nava. A Montevecchia la ''Silicon Valley''. Si ristruttura La Taverna|sito=Merate Online|data=5 ottobre 2017|accesso=27 agosto 2019}}</ref>. Per tentare di migliorare le proprie vendite, si associò al alcuni marchi di moda dell'epoca (fra i quali la [[El Charro]]) , producendo soprattutto caschi jet firmati.

{{Cita web|url=https://www.merateonline.it/articolo.php?idd=75562&origine=1|titolo=Accadeva 30 anni fa/60, 1-30 settembre: in crisi Diana e Nava.
L'ultimo trasferimento avviene all'interno di un capannone in Cornate d'Adda, fra le vie Nazario Sauro e la strada privata Gramsci, ultimo sito produttivo proprio e in disuso<ref>{{Cita web|url=https://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/ambiente-quali-sono-i-luoghi-contaminati-in-provincia-di-monza-e-brianza_1305546_11/|titolo=Ambiente: quali sono i luoghi contaminati in provincia di Monza e Brianza|accesso=27 agosto 2019}}</ref>. All'alba degli anni novanta, infatti, l'azienda aveva cessato ogni attività.
Il 19 settembre 1989 parte dello stabilimento di Verderio Superiore,il magazzino scorte materiali vari e archivio e il reparto della produzione dei caschi in kevlar Fibernet con la tecnologia Nava brevettata e le macchine speciali, vengono distrutti da un incendio. I danni materiali immediati superano i due miliardi di lire e la mancata produzione, tutta in corso per le vendite di Marzo, le mancate vendite aumentano in modo considerevole i danni.Il sistema a schiumogeno installato non ha potuto a causa del fuoco che è venuto dai lucernari in policarbonato che sciogliendosi hanno bloccato i dispersori di schiuma sottostanti. Solo le porte antincendio che dividevano i reparti hanno funzionato e evitato che altri reparti venissero attaccati dal fuoco. Confidando nell'impianto sicuro al 100% l'assicurazione proprio nell'89 non era stata rinnovata. Dopo una settimana viene presentata la domanda di amministrazione controllata che viene concessa..Alla fine del periodo di amministrazione controllata per considerazioni e fatti esterni alla volontà della proprietà la Nava Moto Spa chiede un concordato preventivo con la cessione dei beni, entrando nella catena di smontaggio del sistema.


== Il marchio Nava ==
== Il marchio Nava ==

Versione attuale delle 18:39, 16 mag 2024

Nava
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazioneanni 1970
Chiusura1990
Sede principaleCornate d'Adda
SettoreTrasporto
Prodotticaschi ed accessori moto

Nava è stata una azienda italiana di produzione di caschi e accessori per moto. Il suo logo consisteva nelle quattro lettere della parola "nava", in caratteri corsivo di fantasia, che sormontavano una figura stilizzata, racchiusi in un quadrato smussato agli angoli. Il marchio non è più utilizzato in Italia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Nava caschi - fondata da Giuseppe Nava - nacque negli anni settanta, per la progettazione e la produzione di caschi da moto e da sci. La sua prima sede fu a Verderio Superiore al confine con Cornate.

Nei primi anni, grazie alla novità del mercato, pur condiviso con aziende quali Agv e Nolan, la produzione della Nava fu densa di nuovi prodotti di scuola italiana[1], sia da gara che da turismo, con un notevole impegno sia commerciale che promozionale, e con la creazione, oltre che di nuovi disegni, anche di svariati brevetti[2]. In campo sciistico, all'inizio degli anni ottanta, utilizzando un brevetto depositato da Antonio Faullin, la Nava presentò - nell'aprile del 1983 - un sistema di scarponi ed attacchi che superava quelli esistenti, con l'utilizzo del poliuretano in luogo del metallo e di speciali ganci[3]. Il sistema, denominato "Nava Ski System"[4], era proposto in due versioni: il Sansicario ed il Cortina, distribuiti anche negli Stati Uniti, ma - nonostante una campagna promozionale attuata anche tramite l'inserimento dei prodotti in alcuni film (quali Vacanze di Natale) non riscosse il successo sperato ed uscì di produzione.

Nel corso degli anni ottanta, nonostante il continuo sviluppo di prodotti sia in fibra di carbonio che in termoplastica, complice la crisi dell'intero settore, la situazione peggiorò al punto che già nel 1987 l'azienda - passata nel frattempo nelle mani di Pier Luigi Nava - entrò in crisi, preannunciando una serie di licenziamenti e provvedimenti di cassa integrazione[5]. Per tentare di migliorare le proprie vendite, si associò al alcuni marchi di moda dell'epoca (fra i quali la El Charro) , producendo soprattutto caschi jet firmati.

L'ultimo trasferimento avviene all'interno di un capannone in Cornate d'Adda, fra le vie Nazario Sauro e la strada privata Gramsci, ultimo sito produttivo proprio e in disuso[6]. All'alba degli anni novanta, infatti, l'azienda aveva cessato ogni attività.

Il marchio Nava[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio degli anni 2000, il marchio fu acquisito da un soggetto terzo, e vi fu un tentativo di spostare l'attività presso gli ex capannoni della Bieffe[7], ma - al pari di un rilancio, avvenuto nel 2003[8] - questo non ebbe seguito commerciale. Il marchio risulta utilizzato per prodotti non distribuiti sul mercato italiano.

Sponsorizzazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della propria esistenza, la Nava ha sponsorizzato diverse scuderie e piloti. Dal 1977 al 1980 - il periodo maggiormente intenso - con alcuni piloti (fra cui Graziano Rossi, Marco Lucchinelli) la Nava ha sostenuto i team Olio Fiat, Marboro, Total, ed altri[9].

Nel tentativo di rilancio del 2003, fu chiamato come testimonial il pilota Manuel Poggiali che nel 2002 indossò in gara un modello N109[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I caschi Nolan come la Ferrari fatti solo in Italia, altro che Cina, su Repubblica.it, 17 luglio 2017. URL consultato il 27 agosto 2019.
  2. ^ Google Patents, su patents.google.com. URL consultato il 27 agosto 2019.
  3. ^ Tim Cole, Advances In Ski Tech, in Popular Mechanics, Dicembre 1986, p. 32.
  4. ^ V. Elaine Gilmore, Bizarre binding for the slopes, in Popular Science, Marzo 1989, p. 111.
  5. ^ Accadeva 30 anni fa/60, 1-30 settembre: in crisi Diana e Nava. A Montevecchia la Silicon Valley. Si ristruttura La Taverna, su Merate Online, 5 ottobre 2017. URL consultato il 27 agosto 2019.
  6. ^ Ambiente: quali sono i luoghi contaminati in provincia di Monza e Brianza, su ilcittadinomb.it. URL consultato il 27 agosto 2019.
  7. ^ Bieffe, operai senza stipendio e col rischio di non ricevere i soldi della cassa integrazione, su Archivio - Il Tirreno. URL consultato il 27 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2019).
  8. ^ a b Nava ritorna sul mercato, su Dueruote.it. URL consultato il 27 agosto 2019.
  9. ^ (EN) Team Nava, su Motor Sport Magazine, 1º febbraio 2018. URL consultato il 27 agosto 2019.
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