Arcidiocesi di Siviglia

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Arcidiocesi di Siviglia
Archidioecesis Hispalensis
Chiesa latina
 
Stemma della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Diocesi suffraganee
Cadice e Ceuta, Cordova, Huelva, Isole Canarie, Jerez de la Frontera, San Cristóbal de La Laguna o Tenerife
 
Arcivescovo metropolitaJosep Ángel Sáiz Meneses
Vicario generaleTeodoro León Muñoz[1]
AusiliariTeodoro León Muñoz[1],
Ramón Darío Valdivia Jiménez[2]
Arcivescovi emeritiJuan José Asenjo Pelegrina
Presbiteri615, di cui 419 secolari e 196 regolari
3.113 battezzati per presbitero
Religiosi278 uomini, 1.431 donne
Diaconi63 permanenti
 
Abitanti1.958.922
Battezzati1.914.922 (97,8% del totale)
StatoSpagna
Superficie14.036 km²
Parrocchie264
 
ErezioneIII secolo
Ritoromano
CattedraleSanta Maria
Santi patroniSanta Maria Assunta
Sant'Isidoro
IndirizzoPlaza Virgen de los Reyes s/n, 41004 Sevilla, España
Sito webwww.archisevilla.org
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Spagna
Vista notturna del palazzo arcivescovile di Siviglia.
La basilica della Macarena a Siviglia.

L'arcidiocesi di Siviglia (in latino: Archidioecesis Hispalensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Spagna. Nel 2022 contava 1.914.922 battezzati su 1.958.922 abitanti. È retta dall'arcivescovo Josep Ángel Sáiz Meneses.

L'arcidiocesi comprende la provincia di Siviglia.

Sede arcivescovile è la città di Siviglia, dove si trova la cattedrale di Santa Maria, il più grande edificio gotico del mondo e una delle chiese più grandi al mondo. A Siviglia sorgono anche 4 basiliche minori: la basilica della Macarena, Maria Ausiliatrice, Jesús del Gran Poder e la basilica del Cristo de la Expiración.

Il territorio si estende su 14.036 km² ed è suddiviso in 264 parrocchie.

Provincia ecclesiastica

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La provincia ecclesiastica di Siviglia, istituita fin dal IV secolo, comprende le seguenti suffraganee:

La diocesi fu eretta probabilmente nel III secolo, epoca in cui si trova riscontro documentale dei primi vescovi, ma forse in epoca ancora più antica, secondo alcuni nel I secolo.

Nel IV secolo fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana.

Nel VII secolo vissero i famosi arcivescovi san Leandro e sant'Isidoro. Il primo di loro contribuì alla conversione di Ermenegildo e di Recaredo e presiedette nel 589 il III Concilio di Toledo. Il secondo presiedette il IV Concilio di Toledo e fu illustre per la sua dottrina, tanto che successivamente fu proclamato dottore della Chiesa.

Durante la dominazione araba la successione episcopale presenta solo deboli tracce. Per circa un secolo, dalla metà del XII secolo alla metà del XIII secolo la diocesi fu soppressa.

Nel 1251 la sede fu ristabilita. Dopo la Reconquista la maggior parte delle moschee della città furono convertite in chiese, ma Santa María la Blanca, Santa Cruz e San Bartolomé furono concesse agli ebrei come sinagoghe. La cattedrale fu eretta sulla base della grande moschea, opera dell'emiro che costruì la moschea dell'Aljama, ricostruita nel 1171 dall'emiro almohade Yusuf-ben Yacub. Il famoso campanile della Giralda è opera di Almanzor. Per ottenere l'orientamento liturgico, quando la moschea fu trasformata in una cattedrale la sua larghezza divenne la lunghezza della nuova chiesa e fu divisa in due parti, di cui la minore fu separata dal resto con una balaustrata e una grata per ricavarne la cappella reale.

In seguito alla scoperta dell'America, l'arcidiocesi di Siviglia estese al Nuovo Mondo la sua giurisdizione territoriale. Quando negli anni 1510 furono create le prime diocesi americane, Siviglia ne divenne metropolitana. La giurisdizione metropolitica di Siviglia sulle Americhe cessò il 12 febbraio 1546, con l'elevazione al rango di arcidiocesi delle sedi di Santo Domingo, Città del Messico e Lima.

Il 22 ottobre 1953 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Huelva.

Il 30 aprile 1958, in forza del decreto Quum sollemnibus della Congregazione concistoriale, furono rivisti i confini dell'arcidiocesi per farli coincidere con quelli della provincia civile, in applicazione del concordato tra la Santa Sede e il governo spagnolo del 1953. L'arcidiocesi di Siviglia cedette l'arcipresbiterato di Campillos e la parrocchia di La Alameda alla diocesi di Malaga, e le 2 parrocchie di Fuente Palmera e di Puente Genil alla diocesi di Cordova. In compenso si ingrandì con gli arcipresbiterati di Olvera e di Grazalema già appartenuti alla diocesi di Malaga.

Il 3 marzo 1980 cedette un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Jerez de la Frontera.

Cronotassi dei vescovi

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Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

L'arcidiocesi nel 2022 su una popolazione di 1.958.922 persone contava 1.914.922 battezzati, corrispondenti al 97,8% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 1.750.000 1.750.610 100,0 753 428 325 2.324 822 3.675 319
1969 1.838.061 1.838.061 100,0 1.033 571 462 1.779 1.098 3.473 263
1980 1.826.650 1.827.540 100,0 949 516 433 1.924 801 3.410 320
1990 1.532.560 1.600.024 95,8 741 414 327 2.068 18 561 2.096 247
1999 1.735.000 1.744.770 99,4 654 387 267 2.652 38 511 2.401 255
2000 1.733.200 1.745.230 99,3 656 386 270 2.642 28 458 2.276 256
2001 1.764.728 1.768.228 99,8 679 392 287 2.599 33 544 2.348 256
2002 1.774.720 1.783.441 99,5 677 387 290 2.621 33 502 2.375 256
2003 1.841.019 1.851.040 99,5 685 391 294 2.687 37 502 2.388 256
2004 1.749.750 1.758.720 99,5 666 374 292 2.627 37 497 2.399 256
2010 1.890.000 1.900.224 99,5 692 436 256 2.731 47 504 2.012 258
2014 1.886.000 1.942.155 97,1 588 340 248 3.207 56 347 1.778 261
2017 1.886.300 1.941.825 97,1 650 425 225 2.902 62 314 1.583 263
2020 1.897.000 1.942.389 97,7 636 414 222 2.982 62 306 1.531 264
2022 1.914.922 1.958.922 97,8 615 419 196 3.113 63 278 1.431 264
  1. ^ a b Vescovo titolare di Mentesa.
  2. ^ Vescovo titolare di Egabro.
  3. ^ a b c d e f g h i j k Fabian D. Zuk, De episcopis Hispaniarum: agents of continuity in the long fifth century, Montreal, 2015, p. 161 e seguenti.
  4. ^ a b c d e f g h i Luis A. García Moreno, Prosopografía del reino visigodo de Toledo, Universidad de Salamanca, 1974, pp. 91-96.
  5. ^ Rafael Lazcano, Episcopologio agustiniano, Guadarrama (Madrid), Agustiniana, 2014, vol. I, pp. 581-590.
  6. ^ Una questione intricata fu risolta da (ES) Vicente Beltrán de Heredia, Cartulario de la Universidad de Salamanca, vol. I, Salamanca, 1970, p. 151 evitando la confusione con Pedro Gómez Barroso y García
  7. ^ Il 13 gennaio 1799 era stato nominato patriarca titolare di Antiochia.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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