Armistizio di Mosca
L'armistizio di Mosca è un armistizio firmato dalla Finlandia e dall'Unione sovietica il 19 settembre 1944 al termine della guerra di continuazione.
L'ultimo trattato di pace tra i due stati fu siglato a Parigi nel 1947.[1]
Condizioni di pace[modifica | modifica wikitesto]
Le condizioni di pace erano simili a quelle accettate nel trattato di Mosca del 1940 al termine della guerra d'inverno: la Finlandia fu obbligata a cedere parte della Carelia e di Salla, oltre ad alcune isole nel golfo di Finlandia. Il nuovo armistizio aggiunge la cessione di Petsamo e Porkkala (quest'ultima per un periodo di cinquant'anni) all'URSS.[2]
Altre condizioni includevano il pagamento di 300 milioni di dollari all'Unione sovietica come risarcimento di guerra[3]. La Finlandia accettò di legalizzare le organizzazioni ed i partiti comunisti e di bandire quelle organizzazioni che l'URSS avesse segnalato come "fasciste". I responsabili di guerra dovettero essere arrestati e giudicati: un caso eclatante fu quello di Risto Ryti. Le truppe tedesche dovettero uscire dal territorio finlandese, a capo di una campagna militare in Lapponia.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ FINLANDIA in "Enciclopedia Italiana", su treccani.it. URL consultato il 3 febbraio 2022.
- ^ Boris Egorov, Perché Stalin non ha annesso la Finlandia all’URSS durante la Seconda guerra mondiale, su it.rbth.com, 1º novembre 2019. URL consultato il 3 febbraio 2022.
- ^ Guerra di continuazione - Wikiwand, su wikiwand.com. URL consultato il 3 febbraio 2022.