Benjamin Latrobe

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Benjamin Latrobe ritratto da Charles Willson Peale nel 1804.

Benjamin Henry Boneval Latrobe (Pudsey, 1º maggio 1764New Orleans, 3 settembre 1820) è stato un architetto e progettista britannico naturalizzato statunitense.

Trascorse la giovinezza tra Inghilterra e Germania; dal 1789 al 1794, dopo aver seguito gli insegnamenti di Samuel Pepys Cockerell, incominciò a lavorare come sovrintendente ai lavori pubblici di Londra.

Nel 1795 emigrò negli Stati Uniti. In America realizzò dapprima alcuni lavori per il Campidoglio di Richmond, mentre nel 1798 innalzò la Banca di Pennsylvania a Filadelfia, il primo esempio in stile neogreco degli Stati Uniti.

Dopo una parentesi neogotica, operò sul cantiere del Campidoglio di Washington e su incarico di Thomas Jefferson eseguì alcune modifiche all’impianto originario della Casa Bianca, progettata da un altro architetto come lui libero muratore, James Hoban[1]. Infine, nei primi anni dell'Ottocento, Benjamin Latrobe progettò la Cattedrale di Baltimora, una chiesa neoclassica destinata a rimanere la sua opera più famosa, vagamente ispirata, nelle forme esterne, al Pantheon di Roma. A Baltimora realizzò anche la Borsa e la Dogana (1816-1820).

Il suo stile si avvicinò al Classicismo romantico, includente una ricerca di funzionalismo, che si risolse in una maggiore semplificazione decorativa e spaziale.[2]

Si distinse anche come ingegnere idraulico e per la progettazione di battelli fluviali.[2]

Suo figlio, l'avvocato John H. B. Latrobe (1803-1891), fu l'inventore della stufa Latrobe[3].

  1. ^ James Hoban, il fratello architetto che progettò la Casa Bianca, su grandeoriente.it. URL consultato il 10 febbraio 2021.
  2. ^ a b le muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, p. 368.
  3. ^ (EN) John H. B. Latrobe's patented heating stove - Latrobe Stove - 1846, su historichomeshowardcounty.blogspot.com. URL consultato l'8 marzo 2022.
  • N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Torino 1981.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN69725462 · ISNI (EN0000 0000 8392 1024 · SBN UFIV050302 · CERL cnp00588488 · ULAN (EN500004298 · LCCN (ENn79142786 · GND (DE118778897 · BNF (FRcb120501462 (data) · J9U (ENHE987007426851905171