Coordinate: 43°14′35.94″N 11°42′03.12″E

Chiesa della Compagnia Santa Croce

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Chiesa della Compagnia Santa Croce
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàFarnetella (Sinalunga)
Coordinate43°14′35.94″N 11°42′03.12″E
Religionecattolica
Diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro
Consacrazione1500 circa

La chiesa della Compagnia Santa Croce è una chiesa situata nel Borgo Antonio Ferrari in località Farnetella, nel comune di Sinalunga, in provincia di Siena. È una confraternita di fratelli e sorelle che fa parte della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.

Campanile

La chiesa, risalente al XVI secolo e restaurata notevolmente nel 1861 dai confratelli, è nata come confraternita per scopi umanitari, come il trasporto dei defunti e i loro benefici spirituali per mezzo di suffragi.Tuttora continua la sua opera anche se con modalità e riti diversi, più adatti ai tempi odierni, con la partecipazioni degli iscritti denominati fratelli e sorelle. L'interno, ad una navata, si compone di un piccolo Altare Maggiore e di un piccolo coro dietro. A sinistra si trova l'Altare dedicato a San Michele Arcangelo e a destra l'Altare dedicato alla SS. Trinità. All'interno si trovano una scultura lignea rappresentante il Gesù Morto e una statua in cartapesta rappresentante la Madonna Addolorata, opere di Giovanni Sammicheli del 1908. Ogni anno durante la Domenica delle Palme vengono estratti a sorte i nomi dei 12 fratelli che rappresenteranno gli apostoli nella Messa del Giovedì santo e i nomi delle 12 sorelle che porteranno la Madonna Addolorata nella processione del Venerdì Santo. La chiesa è rimasta chiusa per lavori di restauro dall'autunno 2005 alla primavera 2010.

All'interno della chiesa sulle pareti si trovano due lapidi, una dedicata al vecchio proprietario del castello di Farnetella, Antonio Ferrari (1868) e una dedicata al parroco Bernardino Amidei (1894).

«ANTONIO GIORGIO FERRARI Nelle battaglie di Curtatone e Montanara giovinetto segnò col sangue i futuri destini della patria poi alla difesa di Livorno nelle memorande giornate del maggio 1849 alla testa del suo battaglione contrastò eroicamente l'austriaco invasore ed avrebbe perduta la vita se i commilitoni fedeli a forza non lo avessero tolto dall'impari cimento in Africa dal 1849 al 1864. Iniziò proficuo scambio commerciale fra la sua Italia e l'Egitto conseguendone onori e fortuna. Il popolo di questo castello fatto segno speciale della sua beneficenza ispirata da cristiana virtù unitamente alla pubblica amministrazione vuole oggi ricordare questo esempio tanto ammirabile di patriottismo e di lavoro. 1 GENNAIO MCMV»

«ALLA SACRA MEMORIA DI DON BERNARDINO AMIDEI Quasi otto lustri Pievano Parroco della chiesa e del popolo di Farnetella sua patria cui resse con zelo di apostolo amò e beneficò con cuore di padre aspettando già ottuagenario onorato riposo in terra. L'ebbe immarcescibile nella beata eternità la mattina del 1 del 1894. La nepote Stella Amidei in Angelotti col figlio Gio.Batta. Da lui prediletto e a segno d'animo riconoscente e come interpreti del comun voto questa lapida. P. P.»

  • San Michele Arcangelo, olio su tela (altare a sinistra).
  • SS. Trinità, olio su tela (XVI secolo) (altare a destra).
  • Gesù morto, di Giovanni Sammicheli, scultura lignea (1908).
  • Madonna addolorata, di Giovanni Sammicheli, statua in cartapesta (1908).
  • Crocifisso di Gesù.
  • Crocifisso della Passione di Cristo.
  • Sei lanterne, per le processioni.

Oggi la chiesa viene sorretta dall'offerta dei fratelli e delle sorelle. Anticamente veniva gestita e finanziata dai rettori.

Elenco dei rettori:

Galleria d'immagini

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  • Adolfo Ferrari, Monografia Storica-Statutaria del Castello di Farnetella, 1901

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