Covellite
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
Covellite | |
---|---|
Classificazione Strunz | 2.CA.05a |
Formula chimica | CuS |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | dimetrico |
Sistema cristallino | esagonale[1] |
Classe di simmetria | diesagonale dipiramidale[2] |
Parametri di cella | a = 3.792, c = 16.344[3] |
Gruppo puntuale | 6/m 2/m 2/m[3] |
Gruppo spaziale | P 63/mmc[3] |
Proprietà fisiche | |
Densità | 4,6-4,7[1], 4,6, 4,76[2][3], 4,68 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 1,5-2[1][2][3] |
Sfaldatura | perfetta secondo la base[1] secondo {0001}[2][3] |
Frattura | fragile, friabile[2] irregolare[3] |
Colore | da blu indaco[1][2] a violetto |
Lucentezza | metallica[1][2], fievole o resinosa |
Opacità | opaca[2][3] |
Striscio | grigio o nera[2], metallico[3], grigio piombo[3] poi blu scura |
Diffusione | Rarissima[1] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La covellite o covellina, è un minerale, solfuro di rame.
Dal nome del mineralogista italiano Nicola Covelli (1790-1829). Denominata da François Sulpice Beudant nel 1832
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]Lamine esagonali flessibili[1].
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]Zone di precipitazione dei depositi solforati, idrotermale. È possibile trovare la covellite anche nel vulcano Vesuvio.
Forma in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]I cristalli sono rari[1], generalmente si presenta in masse granulari, incrostazioni e pseudomorfosi.
Caratteri chimici
[modifica | modifica wikitesto]- Solubile in HNO3[1] caldo, fonde al cannello; le lamine sottili bruciano dando una fiamma azzurra e liberando SO2.
- Pleocroismo: Blu scuro, blu-biancastro[2]
- Fotoelettricità: 31,55 barn/cc[2]
- Indice di fermioni: 0.0025153223[2]
- Indice di bosone: 0.9974846777[2]
Utilizzi
[modifica | modifica wikitesto]È un minerale utile per l'estrazione del rame.
Località di ritrovamento
[modifica | modifica wikitesto]- Europa:
- Italia: Miniera di Alghero presso Calabona[1] 5º km Strada Provinciale 105 Alghero-Bosa, NO Sardegna, in attività negli anni '20 ed ora in stato di abbandono, è in embrione un progetto di recupero a fini turistici[senza fonte]. Nelle fumarole del Vesuvio dove si trovano delle crosticine azzurre di covellite[1].
- Germania: Dillemburg, in Assia Nassau, Sangerhausen in Sassonia[1]
- Resto dell'Europa: Bor, presso Zajecar in Serbia; Leogang in Salisburghese (Austria)[1].
- America:
- Stati Uniti: Summitville nella contea di Rio Grande in Colorado, nella miniera Leonard in Montana, Konnecott nella zona di Copper River in Alaska, nel Wyoming, nello Utah,[1]
- Sierra de Famatina in Argentina[1]
- Asia:
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Covellite
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Uni SS Museo covellite di Alghero [collegamento interrotto], su uniss.it.
- (EN) Webmin, su webmineral.com.
- (EN) Mindat.org.
- (EN) Mindat.org.
- (FR) Euromin, su euromin.w3sites.net.
,