Cristiani tedeschi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cristiani tedeschi
Deutsche Christen
Bandiera dei Cristiani tedeschi
AbbreviazioneDC
Tipoorganizzazione religiosa
Affiliazione internazionalePartito nazista
Fondazione1932
Scioglimento1945
Lingua ufficialetedesco

I Cristiani tedeschi (Deutsche Christen) fu il più forte movimento protestante della chiesa evangelica[1], nazionalista e antisemita[2] sorto nella Germania nazista dopo le elezioni del 1932. Il movimento si proponeva di realizzare una sintesi tra il protestantesimo e l'ideologia del nazionalsocialismo[3]. La difesa dei principi del nazismo portò a uno scisma all'interno di 23 dei primi 28 corpi ecclesiali regionali (Landeskirchen) e la conseguente fondazione di una Chiesa antagonista nel 1934: la Chiesa confessante, schierata all'opposizione del nazismo stesso. Tra i Cristiani tedeschi vi furono vari gruppi, alcuni più radicali di altri, ma tutti avevano l'obiettivo di fondare un protestantesimo nazionalsocialista.[4] I Cristiani tedeschi abolirono quelle che consideravano essere tradizioni ebraiche rimaste nel cristianesimo e alcuni di loro rifiutarono al contempo l'intero Antico Testamento. Respingevano la teologia accademica tradizionale, giudicandola sterile e non abbastanza populista, e spesso avevano posizioni anti-cattoliche. Nel novembre 1933, un raduno di massa dei Cristiani tedeschi nel Palazzo dello Sport a Berlino, al quale parteciparono 20.000 persone, approvò tre principi:

  • Adolf Hitler rappresenta il completamento del processo di riforma
  • Gli ebrei battezzati devono essere espulsi dalla Chiesa
  • L'Antico Testamento deve essere escluso dalle Sacre scritture[5]

Sulla base delle affermazioni del segretario nazionale Klundt fatte il 25 aprile 1933 a Königsberg, si è ipotizzato che Hitler si fosse convertito al protestantesimo unendosi ai Cristiani tedeschi.[6] Il cancelliere non confermò né smentì mai la cosa; tuttavia, il generale Gerhard Engel riferì che Hitler gli aveva detto: "Sono cattolico come lo ero prima e lo rimarrò sempre".[7]

  1. ^ Protestant Churches in Nazi Germany, su encyclopedia.ushmm.org. URL consultato il 16 maggio 2021.
  2. ^ German Christian, su britannica.com. URL consultato il 16 maggio 2021.
  3. ^ The German Churches in the Third Reich - Franklin F. Littell (PDF), su yadvashem.org. URL consultato il 16 maggio 2021.
  4. ^ Hans Buchheim, Glaubenskrise im 3. Reich, Stuttgart, 1953, 41-156.
  5. ^ Buchheim, Glaubnskrise im 3.Reich,124-136.
  6. ^ Friedrich Baumgärtel, wider die Kirchenkampf Legenden, Neuendettelsau, 1959 54.
  7. ^ Nota sul diario di Engel del 1941 citata da Ronald Hilton, "Hitler" saggio sul sito web della Stanford University.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàGND (DE119843-9