Difrasismo
Difrasismo è un termine derivato dallo spagnolo usato nello studio di alcune lingue mesoamericane, usato per descrivere una particolare costruzione grammaticale in cui due parole separate vengono accoppiate per formare una singola unità metaforica. Questo meccanismo semantico e stilistico era comunemente impiegato in tutta la Mesoamerica,[1] ed è visibile in modo particolare in alcune opere storiche di letteratura mesoamericana, in lingue quali il nahuatl classico ed il maya classico.
Il termine fu usato la prima volta da Ángel María Garibay Kintana[2]
Ad esempio in lingua nahuatl l'espressione "cuitlapilli ahtlapalli" o "in cuitlapilli in ahtlapalli", letteralmente "la coda, l'ala", viene usata in senso metaforico per indicare "il popolo" o "la gente comune".
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- J. Richard Andrews, Introduction to Classical Nahuatl, edizione rivista, Norman, University of Oklahoma Press, 2003, pp. 552–556, ISBN 0-8061-3452-6, , OCLC 50090230.
- William Bright, 'With one lip, with two lips': Parallelism in Nahuatl, in Language, vol. 66, n. 3, Washington, Linguistic Society of America, settembre 1990, pp. pp.437–452, DOI:10.2307/414607, ISSN 0097-8507 , OCLC 93070246.
- Kerry Hull, Verbal Art and Performance in Ch'orti' and Maya Hieroglyphic Writing (PDF), Tesi di laurea, Austin, University of Texas, 2003, OCLC 56123278.
- Mercedes Montes de Oca Vega, Los disfrasismos en el náhuatl, un problema de traducción o de conceptualización, in Amérindia: Revue d'Ethnolinguistique Amerindienne, vol. 22, Parigi, Société d'Études Linguistiques et Anthropologiques de France, 1997, pp. pp.31–44, ISSN 0221-8852 , OCLC 4199210 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2007).