Jürgen Moltmann

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Jürgen Moltmann in classe, alla Università di Aarhus, marzo 2012

Jürgen Moltmann (Amburgo, 8 aprile 1926Tubinga, 3 giugno 2024[1]) è stato un teologo tedesco riformato.

Forse uno dei massimi teologi evangelici contemporanei, è l'iniziatore della teologia della speranza, una corrente di rinnovamento del pensiero teologico tradizionale che, benché sia nata in Europa, ha trovato più risonanza in America.
Il corso della riflessione del pensiero teologico di Moltmann si è orientato sempre più verso quella ch'egli ha definito "teologia della Croce". Negli ultimi tempi, inoltre, egli ha integrato profondamente nella sua riflessione una teologia della creazione elaborata in prospettiva ecologica. A livello internazionale, la sua fama resta comunque legata in primo luogo al concetto di "teologia della speranza", grazie alla sua reinterpretazione dell'escatologia biblica.

Nato e cresciuto in una famiglia che egli stesso qualifica come «secolare» (il padre era gran maestro massone), fu sorpreso dalla Seconda guerra mondiale mentre studiava matematica e fisica all'università.

Aggregato alle Forze aeree ausiliarie, si consegnò agli inglesi nel 1945. Durante il lungo periodo di prigionia (1945-48) venne a conoscenza di Auschwitz – un'esperienza che lo colpì molto, tanto che si fece propagandista clandestino delle prime fotografie dei lager – ma si avvicinò anche alla fede. Dirà, anni più tardi: «Non fui io a incontrare Cristo, ma fu Cristo a incontrare me».

Trasferitosi in Inghilterra, iniziò i suoi studi teologici, per poi proseguirli al suo ritorno ad Amburgo. Coinvolto nei primi movimenti di studenti cristiani tedeschi, studiò a Gottinga, dove venne a contatto con i seguaci di Karl Barth. In seguito divenne docente di teologia sistematica a Bonn (1963) e alla facoltà di teologia evangelica di Tubinga (1967).

Tra le opere principali, tradotte in italiano dall'Editrice Queriniana di Brescia, va annoverata la trilogia:

  • Teologia della speranza, 1970;
  • Il Dio crocifisso, 1973;
  • La Chiesa nella forza dello Spirito, 1976.

Alcune opere tradotte dall'Editrice Claudiana di Torino:

  • Diaconia. Il servizio cristiano nella prospettiva del Regno di Dio, 1984.
  • Teologia politica del mondo moderno, 2022.

Altre pubblicazioni più recenti sono invece:

  • Etica della speranza, 2011
  • Dio nella creazione. Dottrina ecologica della creazione, 2007
  • La provocazione del discorso su Dio, con Joseph Ratzinger e Johann Baptist Metz, 2005
  • L'avvento di Dio, 2004
  • Nella fine l'inizio, 2004
  • Scienza e sapienza, 2003
  • La via di Gesù Cristo. Cristologia in dimensioni messianiche, 1991.

Da segnalare, infine, la retrospettiva autobiografica:

  • Vasto spazio. Storia di una vita, 2009.
Cavaliere dell'Ordine al Merito dello Stato di Baden-Wuerttemberg - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ (DE) Theologe Jürgen Moltmann gestorben, su www.ref.ch, 4 giugno 2024. URL consultato il 4 giugno 2024.
  • Luca Corchia, I cinque cerchi diabolici. Sulla nuova teologia politica di Jürgen Moltmann, Le Lettere, 2009.
  • Daria Dibitonto, Dio nel mondo e il mondo in Dio. Jürgen Moltmann tra teologia e filosofia, Trauben, 2007.
  • Stefano Busato, Il cammino della speranza. Uno sguardo prospettico sull'itinerario teologico-antropologico di Jürgen Moltmann, Gabrielli Editori, 2000.
  • Michael Welker (a cura di), Dibattito su "Il Dio crocifisso" di Jürgen Moltmann, Queriniana, 1982
  • Rosino Gibellini, La teologia di Jürgen Moltmann, Queriniana, 1975
  • Wolf-Dieter Marsch (a cura di), Dibattito sulla "teologia della speranza" di Jürgen Moltmann, Queriniana, 1973
  • Ettore Marangi, La resurrezione di Gesù come locus theologicus. Una proposta teologico-fondamentale e sistematica in dialogo con H. Kessler, G. O'Collins, J. Moltmann, Cittadella, 2011.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN108285879 · ISNI (EN0000 0001 0931 0476 · SBN CFIV005491 · BAV 495/130854 · LCCN (ENn79063189 · GND (DE118583409 · BNE (ESXX987719 (data) · BNF (FRcb11916455w (data) · J9U (ENHE987007265564605171 · NSK (HR000576863 · NDL (ENJA00450310 · CONOR.SI (SL54965091