Lama Santa Caterina

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La Lama di Santa Caterina è un corso d'acqua effimero, una delle numerose lame del territorio della Terra di Bari che si dirama in altrettanti due distretti idrici, l'uno in direzione Sud-Ovest lungo 5 km nell'entroterra (Lama di Fragnaro), l'altro in direzione Sud per 7 km (Lama di Agostalda). Questa è inclusa interamente nel territorio di Polignano a Mare

La parte più a Nord del bacino idrico è la Lama di Fragnaro. Si sviluppa in direzione Sud-Ovest per circa 5 km a partire dalle alture di Contrada Marinesca, proseguendo attraverso anse piene di vegetazione per le contrade Bagiolaro, Grottascangia e Ciaffallo. La Lama di Agostalda è quella più lunga invece. Si sviluppa per 7 km in direzione Sud, nascendo in contrada Foggia Notarnicola, e proseguendo per le Serre di Citro in contrada Caggione e poi quella di Cocevola. Entrambe le lame si congiungono in contrada Santa Caterina, in prossimità a monte del Porto di Cala Ponte, nel tratto del sottopasso ferroviario, dove proseguono il loro cammino per sfociare nel Mar Adriatico nell'omonima spiaggetta di Santa Caterina.

Entrambe le lame presentano un percorso tipico delle lame tradizionali carsiche pugliesi. A monte attorno alle lame vi è una fitta vegetazione: l'ambiente floristico è quello tipico della macchia mediterranea. Tra i più importanti parchi boschivi di Polignano a Mare, infatti, troviamo proprio quello di Macchialunga, che si estende principalmente per 2 km lungo la Lama di Fragnaro nel territorio compreso tra la provinciale Polignano-Conversano e la strada comunale Marinesca. La macchia di Marinesca invece si sviluppa nella Lama di Agostalda, parallelamente all'insediamento boschivo di Macchialunga, nella zona a Nord della strada provinciale Polignano-Castellana.

Giunte sul territorio più pianeggiante, le lame assumono una grandezza minore e presentano in alternanza, tratti molto incisi, profondi e fitti di vegetazione a tratti dove è ben visibile esclusivamente il canale idrico arginato da muretti a secco, probabilmente sistemati in passato artificialmente dagli agricoltori, per far sì che nei periodi di piena l'acqua non straripasse ed inondasse i campi ed i raccolti.

La lunghezza e la differente altimetria tra il primo gradino delle Murge e la piana polignanese determina la coesistenza, lungo il suo corso, di un microclima differente tra l'alveo più a monte (che parte dall'altitudine di circa 200 metri) e la parte della lama più vicina alla costa.

Nelle zone più interne abbondano formazioni termo - mesofile con abbondanza di roverella (Quercus pubescens). Nella zona litoranea e sub litoranea sono invece presenti prevalentemente formazioni sempreverdi di latifoglie sclerofille tipiche della macchia mediterranea.

La variabilità del microclima è testimoniato dalla presenza, lungo il corso della lama, di quattro specie diverse di querce:

con dominanza o coesistenze differenti a seconda dei tratti e delle esposizioni o a seconda che si tratti del fondo dell'alveo o dei fianchi delle scarpate.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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