Marcolfa (Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno)

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Marcolfa
Marcolfa interpretata da Annabella Schiavone in Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno
Lingua orig.Italiano
AutoreGiulio Cesare Croce
1ª app. inLe sottilissime astutie di Bertoldo (integrato poi nella raccolta Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno)
Caratteristiche immaginarie
Specieumana
SessoFemmina
Professionecontadina

Marcolfa è un personaggio immaginario, moglie di Bertoldo, madre di Bertoldino e nonna di Cacasenno. Donna di grande saggezza, è protagonista dei racconti di Giulio Cesare Croce Le sottilissime astutie di Bertoldo e Le piacevoli et ridicolose simplicità di Bertoldino raccolti nel 1620 nel volume Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno, con l'aggiunta dell'ulteriore seguito, Novella di Cacasenno, figliuolo del semplice Bertoldino, scritto da Adriano Banchieri. Le vicende ebbero poi diverse trasposizioni cinematografiche; nella più celebre, Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno diretto da Mario Monicelli nel 1984, i panni di Marcolfa erano vestiti da Annabella Schiavone.

Il personaggio

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Marcolfa nelle novelle impersona non solo la moglie di Bertoldo, ma anche la sua astuta complice nei loro imbrogli ai danni del popolo sciocco e soprattutto dell'ingenuo Re Alboino. Tuttavia spesso si danna per le sciocchezze e per la totale inettitudine del figlio Bertoldino, purtroppo non furbo e agile come il padre e spesso è costretta a prenderlo a legnate. Infatti, dopo la morte di Bertoldo causata senza volerlo da Re Alboino che lo integrò a corte, intimandolo così a dimenticare la sua vita da mangiapatate e zappaterra, Marcolfa si dedica molto all'educazione del figlio Bertoldino nell'arte dell'inganno e dell'imbroglio, non riuscendoci pienamente. Spesso Marcolfa lo porta anche a corte di Alboino ed insieme riescono ad ottenere un grande podere, ma la stupidità di Bertoldino porterà sempre la famiglia a cacciarsi in difficili situazioni. Marcolfa sarà riappagata solo quando riesce a sottrarre una notevole somma di denaro con l'inganno a re Alboino per pagare le cure del figlio, ferito da un potente calcio del suo mulo.

Marcolfa nel film di Mario Monicelli

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Nel film di Mario Monicelli del 1984, Marcolfa è interpretata da Annabella Schiavone che si dimostra brillantemente all'altezza del personaggio. La donna appare trasandata, grassa e coi capelli scompigliati, arruffati e senza colore, per di più con un accento volgare del Nord Italia. Sebbene nel romanzo di Croce Marcolfa sia descritta come una donna astuta e agile, nel film appare come la più stupida delle donne del paese di Acquamorta e anche la più goffa. Le sue disavventure iniziano quando il monaco Frate Cipolla (in realtà non avente niente a che fare con la storia originale, ma preso da una novella del Decameron di Giovanni Boccaccio) entra nella sua casa e baratta una sua piuma, considerata miracolata perché caduta dalle ali dell'Arcangelo Gabriele, con delle coperte, con l'oca e con l'orcio del vino. Bertoldo la malmena e da questo momento la figura di Marcolfa viene messa da parte nel film, se non per riapparire ancora in altre disavventure e difficili situazioni causate sempre da lei ed infine nella corte del re Alboino come dama, moglie del conte Bertoldo.

Marcolfa rappresenta anche una delle maschere ispiratrici del Carnevale Storico Persicetano che si tiene a San Giovanni in Persiceto.

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