Mario Battaglini

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Mario Battaglini
Battaglini in una foto del 1952 a Rovigo
Dati biografici
PaeseBandiera dell'Italia Italia
Altezza185 cm
Peso105 kg
Rugby a 15
RuoloTerza linea
Ritirato1955
Carriera
Attività di club[1]
1936-39Rovigo
1939-40Amatori Milano
1940-41Rovigo
1943Amatori Milano3 (-)
1946-49Vienne
1949-50Tolone
1950-53Rovigo
1953-54Treviso
1954-55Bologna
Attività da giocatore internazionale
1940-51Bandiera dell'Italia Italia5 (18)
Attività da allenatore
1955-60Fiamme Oro
196X-6XTreviso
1965-69Rovigo
1969-70Petrarca

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Statistiche aggiornate al 20 settembre 2012

Mario Battaglini (Rovigo, 20 ottobre 1919Padova, 1º gennaio 1971) è stato un rugbista a 15 e allenatore di rugby a 15 italiano, ritenuto tra i pionieri della disciplina in Italia. Giocatore dal fisico imponente, il suo ruolo d'elezione era flanker, anche se giocò occasionalmente nei ruoli di seconda linea e apertura.

Battaglini esordì nel 1936 nel campionato italiano della GIL, con la squadra di Rovigo. Nel 1939 la squadra vinse il campionato GIL battendo in finale il Milano per 14-0, cui Battaglini contribuì con un drop e un calcio piazzato. Nella stagione successiva passò all'Amatori Milano, con cui si laureò subito campione d'Italia; contemporaneamente giunse l'esordio in Nazionale.

Fu di nuovo a Rovigo nella stagione 1940/41, poi fu chiamato militare e partì in guerra per la campagna di Russia; tornato dal fronte nel 1943, disputò gli ultimi tre incontri di campionato con l'Amatori Milano.

Trasferitosi in Francia, dapprima al Vienne (con cui raggiunse la semifinale di campionato), poi al Tolone, tornò in Italia per ricoprire il ruolo di giocatore-allenatore del Rovigo, con il quale vinse tre titoli di campione d'Italia consecutivi, tornando a giocare in Nazionale.

Nel 1953 passò al Treviso[1], sempre come giocatore-allenatore; con analogo ruolo chiuse la carriera agonistica nel Bologna.

Da allenatore allenò, oltre alle citate, anche le Fiamme Oro e il Petrarca, entrambe a Padova.

Tra i primi rugbisti italiani a giocare fuori dal suo Paese, fu soprannominato in Francia Le grand Batta oppure Le roi des buteurs (Il re dei marcatori), in ragione della sua precisione nei calci piazzati; tra i suoi gesti tecnici più rilevanti figura la trasformazione tra i pali di un piazzato da 63 metri di distanza dalla linea di meta, ai tempi della militanza nel Vienne.

A seguito di un investimento automobilistico occorsogli il 29 dicembre 1970 mentre circolava in bicicletta a Rovigo, morì nella clinica chirurgica universitaria a Padova il capodanno successivo per via dei traumi riportati, a soli cinquantuno anni[2]. Al suo nome è intitolato lo stadio comunale del rugby di Rovigo.

  1. ^ Senza favorite d'obbligo quest campionato di Serie A, in Il Corriere dello Sport, 14 ottobre 1953. URL consultato il 9 giugno 2021.
  2. ^ È morto a Padova "Maci" Battaglini, il più popolare fra i giocatori del rugby, in La Stampa, 2 gennaio 1971, p. 16. URL consultato il 27 ottobre 2017.
  • Luciano Ravagnani, Una città in mischia: mezzo secolo di rugby a Rovigo, Società sportiva rugby, 1987.

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