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Il castello di Issogne è uno dei più famosi manieri valdostani. È situato al centro dell'abitato di Issogne, sulla destra idrografica della Dora Baltea, e appare come una dimora signorile rinascimentale, creando una sorta di contrasto con l'austero Castello di Verrès che si trova quasi di fronte dal lato opposto del fiume.

Celebri sono il suo cortile interno, con la caratteristica fontana a forma di albero di melograno, e il coloratissimo porticato, raro esempio di pittura alpina medievale con il suo ciclo di affreschi di scene di vita quotidiana del tardo Medioevo.

La regione

La Valle d'Aosta (in francese Vallée d'Aoste, in arpitano Vâl d'Aoutha) è una regione a statuto speciale dell'Italia nord-occidentale, con capoluogo Aosta. La Valle d'Aosta fa parte dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo.

Confina a nord con la Svizzera (Canton Vallese), a ovest con la Francia (dipartimenti dell'Alta Savoia e della Savoia nella regione Rodano-Alpi), a sud e ad est col Piemonte (Città metropolitana di Torino, Provincia di Biella, Provincia di Vercelli).

Risulta essere la regione più piccola d'Italia (3.260 km²) e anche quella meno popolata (125.979 abitanti).

Immagine del giorno
In evidenza

Il Cervino, chiamato Mont Cervin in francese e Matterhorn in tedesco, è una montagna delle Alpi alta 4.478 m. È una delle più famose montagne delle Alpi e anche una delle più familiari a causa della sua particolare forma piramidale molto pronunciata.

È situato nella Alpi Centrali, sullo spartiacque tra l'Italia e la Svizzera, lungo la catena delle Alpi Pennine dalla quale si erge isolato dal resto delle altre vette, sovrastando i paesi di Breuil-Cervinia in Italia e di Zermatt in Svizzera.

Il nome deriva dalla parola germanica matt che significa in italiano valle.

Presenta quattro pareti principali orientate secondo i punti cardinali: la parete nord guarda Zermatt in Svizzera, la parete est guarda il ghiacciaio del Gorner, la parete sud sovrasta Breuil-Cervinia in Italia e la parete ovest è rivolta verso il Dent d'Hérens. Queste pareti sono collegate da altrettante creste: la cresta sud-ovest detta Cresta del Leone; la cresta nord-ovest detta Cresta di Zmutt; la cresta nord-est detta Cresta dell'Hörnli e la cresta sud-est detta Cresta di Furggen.

Lo sapevi che...

Il Forte di Bard ( in francese Fort de Bard) è un complesso fortificato fatto edificare nel XIX secolo da Casa Savoia sulla rocca che sovrasta la cittadina di Bard, in Valle d'Aosta.

Dopo un lungo periodo di inutilizzazione, il forte è stato totalmente restaurato e restituito alle visite nel gennaio 2006.

Attualmente ospita esposizioni di pittura e di scultura lignea ed è sede del Museo delle Alpi, il polo museale delle Alpi occidentali. Nel cortile interno principale si svolgono nel periodo estivo rappresentazioni musicali e teatrali.

Novità
Stemma della famiglia Challant

Gli Challant furono una famiglia nobiliare valdostana, apparsa nel XII secolo e che godette di un grande potere durante il Medioevo e il Rinascimento, periodo durante il quale hanno governato gran parte della Valle d'Aosta per conto dei Savoia.

Nel corso della storia i membri della famiglia Challant hanno dato origine a diversi rami cadetti (Challant-Aymaville, Challant-Châtillon, Challant-Cly, Challant-Ussel e Saint Marcel, Challant-Fenis, Challant-Varey in Francia) e hanno occupato in Valle d'Aosta diverse cariche di rilievo sia temporali che spirituali.

Si considera generalmente capostipite della famiglia Bosone I, citato in un documento del 1100 come Visconte di Aosta, titolo riservato all'amministratore della Contea di Aosta per conto dei Savoia.

Il nome Challant viene però usato per la prima volta da Bosone II, nipote di Bosone I, dopo avere ricevuto dai Savoia il castello di Villa e la Signoria di Challant, nell'odierna Val d'Ayas.

La famiglia si estinse nel 1802 con la morte a soli 7 anni di Giulio Giacinto, ultimo Conte di Challant, e nel 1837 di Teresa, ultima donna della famiglia.

Pagine generali
Citazione
(FR)

«Il y a des peuples qui sont comme des flambeaux, ils sont fait pour éclairer le monde ; en général ils ne sont pas de grands peuples par le nombre, ils le sont parce qu'ils portent en eux la vérité et l'avenir.»

(IT)

«Ci sono dei popoli che sono come delle fiaccole, sono fatti per illuminare il mondo; in generale non sono grandi popoli per numero, ma perché portano in essi la verità e il futuro»

Personaggio

Innocenzo Manzetti (Aosta, 17 marzo 1826Aosta, 17 marzo 1877) è stato uno scienziato italiano.

Innocenzo Manzetti

Secondo alcune fonti è il precursore dell'invenzione del telefono.

Fin da giovane si interessò di meccanica. Nel 1849, infatti, realizzò un automa in grado di suonare il flauto tramite un complesso sistema ad aria compressa e un programma inciso su un cilindro, come nei carillon. L'apparato era molto avanzato per l'epoca e ancora oggi il “robot” è oggetto di studio e di grande ammirazione da parte di studiosi ed appassionati (potrebbe trattarsi del primo motore pneumatico al mondo).

Il cruccio di Manzetti era quello di riuscire a far parlare questo suo strabiliante automa, che aveva attirato la curiosità di molti scienziati di altre nazioni, intenzionati ad esporlo presso le maggiori istituzioni scientifiche del tempo. Già nel 1844 aveva ipotizzato la possibilità di realizzare un "telegrafo vocale".

Nel frattempo realizzò numerosi altri apparati meccanici: a lui, per esempio, si deve il brevetto della macchina per la pasta (1857), ancora oggi usata dalle casalinghe, oppure la realizzazione della prima autovettura a vapore in grado di circolare lungo le strade (1864).

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