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Alben
UniversoDragonero
Autori
  • Luca Enoch
  • Stefano Vietti
DisegniGiuseppe Matteoni
EditoreSergio Bonelli Editore
1ª app. inRomanzo grafico Dragonero
Caratteristiche immaginarie
Epiteto«Luresindo», ovvero «Custode della Luce» in lingua antica dell'Erondar
Specieumana
SessoMaschio
Luogo di nascitaignoto
Professione
  • Mago, "Custode della Luce"
  • Studioso
AffiliazioneOrdine dei Luresindi

Alben è un personaggio dei fumetti creato da Luca Enoch, Stefano Vietti e Giuseppe Matteoni, pubblicato da Sergio Bonelli Editore. È uno dei personaggi principali del romanzo a fumetti Dragonero (2007), e dell'omonima serie a fumetti iniziata nel 2013.

Alben è un mago, più precisamente un Luresindo, ovvero un membro dell'Ordine dei Custodi della Luce, maghi dediti ancora alla magia naturale al contrario dei Tecnocrati che invece prediligono la tecnologia e la scienza applicata. Un tempo queste due fazioni erano una cosa sola, riuniti nella Confraternita degli Incanti[1].

Nonostante i suoi ottantasei anni, Alben è in gran forma grazie alla magia che gli garantisce una notevole longevità. Vive da solo nel suo eremo presso le scogliere del mare orientale che bagna l'Erondar[2].

Alben è un personaggio assai misterioso, ma anche un punto di riferimento per i suoi compagni più giovani, in particolare per Ian Aranill di cui ha seguito la crescita fin da quando era ragazzo dandogli parecchi avvertimenti e raccomandazioni[3].

Storia editoriale

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Alben è stato l'ultimo personaggio ad essere ideato per il progetto del Romanzo grafico. Nella stesura iniziale non era previsto un mago, forse per via di un utilizzo blando o comunque secondario della magia all'interno del mondo di Dragonero da parte di Stefano Vietti e Luca Enoch. La figura di Alben venne concepita per avere un personaggio potente che facesse da controaltare positivo e benefico a quella di Saul Jeranas[4]

Il passato di Alben è avvolto nel mistero anche per la lunga vita che ha vissuto.

Nato nel 727 dell'Era Erondariana[5]nel giorno di uno sposalizio celeste, venne tenuto d'occhio dai Luresindi in quanto in lui si sviluppò il “talento magico”. Figlio di umili contadini venne condotto a Vàhlendàrt per l'esame di affinità alla magia, che superò brillantemente. Viene così scelto come allievo da un vecchio mago di nome Ali'ikhai. Alben ereditò poi dal suo maestro l'eremo Viturmanse, appartenuto al Luresindo Vitur, maestro dello stesso Ali'ikhai, e suo costruttore[2], situato sulla costa a Sud-est del Mare del Sole.

Alben compì numerose missioni nel corso degli anni ma la più importante di tutte fu quella contro Saul Jeranas, un Luresindo rinnegato che Alben sconfisse dopo una lunga e terribile avventura che costò molte vite; al suo fianco all'epoca poté contare su una particolare "Madre Guardiana", che successivamente divenne la Madre Superiora del suo Ordine. Ella fu anche la prima Guardiana di Alben quando dovette affrontare, ancora molto giovane e poco più di un apprendista, la sua prima missione[1].

Alben divenne inoltre amico della famiglia dei Varliedarto, antica dinastia di "Cacciatori di Draghi". Fece loro visita molte volte soprattutto per ammonire il rampollo di famiglia, Ian Aranill, erede del titolo del casato[3]. Altra amicizia importante per lui fu quella con il nano Mimir, uno Shivesindo, ovvero un "custode del sapere" che fornisce l'Impero dei preziosi cristalli di Luresilca, dagli svariati utilizzi[1].

La Terra dei Draghi

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Lo stesso argomento in dettaglio: Dragonero (romanzo a fumetti).

Un giorno Alben viene convocato con urgenza da Myrva Aranille, tecnocrate e sorella di Ian, presso il "Grande Vallo". Giunto sul posto il Luresindo può constatare con i suoi occhi la gravità dei fatti: oltre il Vallo, nelle lande più interne, gli antichi obelischi di sangue di Drago che sigillano e isolano il mondo degli Abominii da quello umano stanno crollando.

Il vecchio mago si fa allora spiegare ogni cosa dalla tecnocrate, e non può evitare di incollerirsi al sapere che tale tragedia si stia verificando da alcuni mesi senza che nessuno del suo Ordine ne venisse a conoscenza a causa della superficialità della Cancelleria Imperiale; Alben infatti conosce il valore di quelle antiche torri e solo i membri del suo Ordine hanno le conoscenze adeguate per farvi fronte. La situazione è tragica e viene rimarcata da un attacco alle mura da parte di un demone, fortunatamente sconfitto dal fuoco magico del mago.

Alben appronta un piano d'azione: recuperare un'ampolla contenente l'ultima goccia del sangue di Drago presente nell'Ecumene e rinnovare il sigillo degli obelischi. Per fare ciò occorrono forze maggiori così prendono contatto con Ian, che dopo un periodo nell'esercito è divenuto Scout Imperiale. Mentre Myrva si dirige al molo d'imbarco per l'Isola Orfana, luogo dove l'ampolla è custodita, Alben si dirige al monastero di Fhaucasaepta per assumere una Madre Guardiana, Ecuba, come guardia del corpo personale.

Il gruppo, a cui si aggiunge anche il compagno di viaggio di Ian, l'orco Gmor Burpen, si riunisce al molo e partono per l'isola. Ma il nemico li ha preceduti: un gruppo di demoni ha preso d'assalto il tempio e massacrato le guardie poste a sua protezione. Prima che lo possano impedire una di queste creature distrugge l'ampolla e il sangue di drago lo avvolge pietrificandosi.

La situazione peggiora ulteriormente quando Alben scopre che dietro a tutto questo vi è Saul Jeranas, il Luresindo rinnegato che aveva sconfitto in passato e che pensava fosse morto da anni. Ma il mago riesce a trovare un rimedio: esiste un antico incantesimo che potrebbe rinnovare ugualmente il Divieto anche se non era mai stato tentato prima. Esso si basa principalmente su due elementi: la rara pianta Omèa Silvhore, detta anche "Foglia rapida", che ha il potere di risanare le foreste, e la Silcardea, la "Pietra che arde", un cristallo che amplificherebbe enormemente il potere della "Foglia rapida".

Così il gruppo si divide. Mentre Ian e Gmor si dirigono a Frondascura, città degli Elfi silvani della "Foresta vecchia", per recuperare la pianta, Myrva, Alben ed Ecuba vanno invece presso la dimora di Mimir, un nano "Custode del sapere", vecchio amico di Alben, sulla catena montuosa del Sùprelure.

I tre hanno così modo di osservare l'affascinante dimora di Mimir, Rathun-kun, nel cuore della montagna, ove servitori meccanici costruiti dallo stesso nano, estraggono i cristalli di Luresilca, un minerale dalle capacità prodigiose, per poi fonderli in grandi fornaci. Dopo una serrata trattativa, Alben riesce a farsi consegnare la Silcardea da Mimir seppur a malincuore dato che la sua famiglia la tramandava come un preziosissimo tesoro da secoli.

Mentre si trovano ancora nella dimora di Mimir, dei demoni si avvicinano alla montagna. Per fuggire Alben decide di affidarsi alla funicolare che collega Rathun-kun con il fondovalle. Durante la discesa però i demoni riescono a rintracciarli e i tre ingaggiano una furiosa battaglia che se da un lato vede la sconfitta delle creature, dall'altro la cabina della funicolare prende fuoco e i freni della stessa saltano per l'usura.

I tre scorgono una sola possibilità: salire sul tetto e saltare poco prima dell'impatto con il suolo. Salvatisi incredibilmente, i tre avventurieri si avviano verso una stazione di posta per noleggiare delle cavalcature e da lì si dirigono ad Arcendart, una città costruita nel "Grande Vallo", per riunirsi con i loro compagni.

Da Arcendart il gruppo, a cui si è aggiunta l'elfa Sera che si è presa cura della "Foglia rapida" per tutto il viaggio dalla "Foresta vecchia", si dirige verso l'interno delle Terre dei Draghi a bordo di un Nuvolante, per raggiungere le Tombe dei Draghi. Giunti a destinazione, trovano una voragine al posto delle Tombe e sul fondo di essa danno inizio al rituale, venendo però interrotti da colui che fino a quel momento aveva agito nell'ombra per scatenare il potere degli Abominii: Saul Jeranas.

Jeranas scaglia contro di loro demoni e addirittura un drago posto sotto il suo controllo, aizzandolo contro Alben e Sera per impedire l'attuazione dell'incantesimo. Mentre gli altri sono occupati con le creature demoniache, Alben riesce a respingere il fuoco di Drago con la sua magia riuscendo così a proteggere l'elfa e la "Foglia rapida". Avviene poi l'impensabile: il Drago viene ridestato dalla presenza della spada di Ian, con il quale, venendo riconosciuto nel suo essere un "Cacciatore di Draghi" come un nemico della sua razza, ingaggia un mortale duello.

Grazie agli antichi insegnamenti appresi, Ian riesce ad avere ragione di lui e a ucciderlo. Nel farlo viene travolto dal sangue arterioso del drago e sviene per lo sforzo.

Con la morte di Jeranas, essendosi legato al Drago, Alben e Sera riescono a completare l'incantesimo e la foresta prende a ricrescere, rinnovando l'antico sigillo. Ma i pericoli non sono terminati: infatti fuoriuscito dalla voragine, il gruppo si imbatte in un'orda di Algenti, gli inquietanti abitanti di quelle lande, che li costringono ad una fuga disperata, essendo stati privati del nuvolante che li aveva scortati al suolo, e a rifugiarsi in una stretta gola per meglio resistere all'immane numero dei loro nemici.

Mentre Gmor ed Ecuba si occupano di trattenere gli Algenti, Myrva spara un razzo segnalatore in cielo sperando che esso venga avvistato dal Nuvolante rimasto in quota ad attenderli.

Alla fine il nuvolante riesce a trovarli e a soccorrerli con l'unica nota tragica della perdita di Ecuba, che era rimasta sino all'ultimo ad affrontare i loro nemici, venendo poi colpita da un lancia mentre veniva issata a bordo del dirigibile. La foresta nel frattempo ha iniziato a ricoprire le lande intorno alla voragine e il pericolo degli Abominii è così sventato.

Per poter concludere questa terribile vicenda ad Alben non restano da fare che due cose: attendere il risveglio di Ian per metterlo al corrente personalmente dei fatti avvenuti dopo il suo scontro con il Drago, e poi dirigersi a Fhaucasaepta per celebrare i funerali di Ecuba.

Quando lo Scout rinviene i due hanno un'accesa discussione. Dopo avergli riassunto la conclusione della missione, Alben gli mostra la sua spada, Saevhasecta, e la trova cambiata: il sangue del Drago l'ha infatti brunita e per la sua impresa la gente già lo chiama "Romevarlo", Dragonero. Ian ne è però indispettito perché il drago con cui si era scontrato era un essere senziente, superiore, non una bestia. Il mago gli dice che il loro scontro era inevitabile e a quelle parole Ian pensa che Alben lo abbia in qualche modo circuito, sapendo come sarebbero andate le cose. Alben ammette che lo temeva ma non ne era certo.

Prima di andarsene il Luresindo lo mette in avviso: l'aver ingerito il sangue vivo del drago lo cambierà, profondamente.

Al fianco di Dragonero

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Lo stesso argomento in dettaglio: Dragonero (serie a fumetti) e Saga della Nera Signora.

Alben è un uomo che ha dedicato la sua vita ad essere un "Custode della Luce" e da esso deriva un forte senso di responsabilità che lo spinge a perseguire la propria missione combattendo le minacce come quelle degli Abominii[1]. Inoltre è dotato di una grande umanità e saggezza che lo rendono un punto di riferimento per i propri compagni più giovani. Il suo modo di agire però è alle volte molto misterioso e tende a non informare completamente gli altri dei propri piani o conoscenze, con il fine però di proteggerli e mai di circuirli[6].

Ciononostante non è privo di vizi che anche a causa dell'età si sono acuiti: è scorbutico e brontolone, misogino, ama la vita comoda e tende a isolarsi nel suo eremo a condurre una vita piuttosto ritirata[2]. Soffre inoltre di vertigini cosa che, malauguratamente per lui, gli è ricordata in continuazione da persone e situazioni[1].

Alben è un mago che pratica la magia naturale e possiede tali poteri anche per predisposizione personale[2]. Tale potere, oltre a consentirgli di scagliare incantesimi come sfere di fuoco o come l'"Occhio che vola" che permette di vedere a lunghe distanze, gli garantisce una longevità e una buona forma fisica nonostante l'età avanzata[2]; a ciò si aggiunge una maggiore percezione di ciò che lo circonda[7]. Per sua stessa ammissione non è in grado di leggere nel pensiero ma può percepire se una persona sotto suo incanto gli sta dicendo il vero o il falso. Al tempo stesso però le sue percezioni posso subire interferenze anche solo da luoghi pregni di sentimenti negativi come le celle del palazzo imperiale[8].

Alben ha dimostrato di possedere una vasta gamma di poteri e incantesimi come spostare magicamente persone a grandi distanze, controllare i corpi altrui e annullare-contrastare incantesimi di altri maghi o stregoni[9].

Alben inoltre come molti altri Luresindi è in grado di vedere il futuro, prossimo o venturo, anche se con una certa imprecisione e non per propria volontà, tanto che non sempre sa cosa abbia visto o cosa esso possa significare[6]. Oltre alla magia pratica, Alben è molto erudito e conosce le arti della diplomazia e della parola[1].

Rapporto con Ian

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Alben conosce Ian da quando era ragazzo in quanto vecchio amico della sua famiglia[3] e lo ha sempre tenuto d'occhio nella sua crescita prima come erede della casata dei Varliedarto e poi anche quando militava nell'esercito Erondariano. Anche dopo il suo processo e l'entrata nel corpo degli Scout, Alben ha mantenuto l'abitudine di fargli visita, arrivando anche a collaborare in missioni come quella nella "Terra dei Draghi" per rinnovare il sigillo del "Grande Divieto".

Tra i due oltre all'amicizia c'è anche una sorta di rapporto mentore-allievo, tanto che più volte lo Scout gli fa visita in cerca di consigli[6] e lo stesso Alben gli ha insegnato alcune nozioni di magia come l'utilizzo dei cristalli comunicatori Luresil. La loro amicizia però non è esente da discussioni e attriti, specialmente dopo che Ian bevve accidentalmente del sangue del Drago ucciso durante la battaglia contro Jeranas. In ogni caso il loro è un rapporto solido e anche cameratesco, con il pieno rispetto l'uno dell'altro.

Altri rapporti

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  • Gmor Burpen: Alben non ha pregiudizi di sorta dei confronti di Gmor come non li ha nei confronti della sua razza. Ne apprezza le doti e ne rimprovera i difetti come farebbe con qualsiasi altro individuo. Al contrario del legame che intercorre con Ian, quello con Gmor è più recente ma si è consolidato dopo la missione nella Terra dei Draghi.
  • Sera di Frondascura: tra i due c'è una differenza che si potrebbe dire "generazionale" in quanto il carattere vispo e irriverente di Sera risulta essere fastidioso ad Alben al pari di Gmor. D'altronde anche il carattere burbero di Alben non è apprezzato dalla silvana. Nonostante i due non abbiano un rapporto di lunga durata, Alben e Sera possono contare sul legame di fiducia che si è venuto a formare in seguito alla missione per il sigillo del "Grande divieto" tra coloro che vi hanno partecipato.
  • Myrva Aranille: con la sorella di Ian, Alben ha un rapporto piuttosto complicato derivato dalle differenze ideologiche che intercorrono tra i loro due ordini e le proprie idee personali; ciò è anche acuito dalle idee un po' misogine di Alben stesso. Tutto questo non lede il rapporto di fiducia e di rispetto che li lega, senza dimenticare che Alben è un vecchio amico della sua famiglia.
  • Ecuba: è la madre guardiana che Alben ha scelto per la sua missione al fine di rinnovare il "Grande divieto" nella Terra dei Draghi. Nonostante all'apparenza ci fosse un legame formale e silenzioso, Alben ha provato un forte dolore quando la vide precipitare sulle lance degli Algenti portandone il lutto per molto tempo. Questo potrebbe essere dovuto al particolare "rito di possesso", che si verifica quando un Luresindo richiede i servizi di una Madre Guardiana, che lega le vite di coloro che lo stringono. Alben stesso diede in quell'occasione il nome "Ecuba" alla monaca.
  • Madre Superiora: esiste un legame di lunga data tra Alben e questa potente donna. Ella è stata infatti la sua prima madre guardiana ed è con lei al suo fianco che Alben sconfisse Saul Jeranas e chiuse il baratro da lui evocato per il mondo degli Abominii. Tra i due si è mantenuto nel corso degli anni un forte sodalizio non solo puramente formale ma anche complice, ed è evidente il rispetto che prova per lei.

Alben è celibe e non si hanno notizie su sue eventuali relazioni sentimentali.

  1. ^ a b c d e f Dragonero, romanzo grafico (Giugno 2007), Sergio Bonelli Editore
  2. ^ a b c d e La compagnia di Dragonero sito ufficiale
  3. ^ a b c Dragonero Speciale, La prima missione, Sergio Bonelli Editore
  4. ^ Dalla scheda del personaggio posta alla fine del romanzo grafico "Dragonero"(Giugno 2007), Sergio Bonelli Editore
  5. ^ Dragonero 1, serie a fumetti (Giugno 2013); il capitolo inizia con l'anno in corso della datazione imperiale 813.
  6. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore nome5
  7. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore nome4
  8. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore nome7
  9. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore nome9

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