Volevo nascondermi

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Volevo nascondermi
Elio Germano in una scena del film
Lingua originaleitaliano, reggiano e tedesco
Paese di produzioneItalia
Anno2020
Durata120 min
Rapporto2,39:1
Generebiografico, drammatico
RegiaGiorgio Diritti
SoggettoGiorgio Diritti, Fredo Valla
SceneggiaturaGiorgio Diritti, Tania Pedroni
ProduttoreCarlo Degli Esposti, Nicola Serra
Produttore esecutivoFrancesco Beltrame
Casa di produzionePalomar, Rai Cinema
Distribuzione in italiano01 Distribution
FotografiaMatteo Cocco
MontaggioPaolo Cottignola, Giorgio Diritti
MusicheMarco Biscarini, Daniele Furlati
ScenografiaLudovica Ferrario, Alessandra Mura, Paola Zamagni
CostumiUrsula Patzak
TruccoAldo Signoretti, Lorenzo Tamburini, Giuseppe Desiato
Interpreti e personaggi

Volevo nascondermi è un film del 2020 diretto da Giorgio Diritti.

Protagonista del film è Elio Germano nel ruolo del pittore e scultore italiano Antonio Ligabue. Per la sua interpretazione, Germano ha vinto l'Orso d'argento per il miglior attore al Festival di Berlino 2020 e il David di Donatello 2021 per il miglior attore protagonista.

È la storia del pittore Antonio Ligabue, con flashback che mostrano sprazzi della sua infanzia e delle sue origini svizzero-italiane. Il piccolo Antonio viene affidato a genitori adottivi. Inizia subito ad avere disturbi psicofisici: è ammalato di rachitismo e, dopo essere stato espulso dalla scuola e aver aggredito la madre, viene ricoverato più volte in manicomio.

Allo stesso tempo Antonio trova conforto nella pittura e nella scultura. Raffigura spesso animali esotici, come leoni, cavalli, gorilla, tigri, che unisce al paesaggio dell'Emilia, nella quale si è trasferito nel paese di Gualtieri, dove è soprannominato spregiativamente "Al Tudésc".

Ligabue viene presto scoperto dal critico Mazzacurati, che lo incoraggia a continuare con le sue opere e a partecipare a mostre e convegni d'arte della provincia. Finalmente Ligabue comincia a essere scoperto e apprezzato dalla critica, benché sia bollato da certi accademici come artista naif.

Distribuzione

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Il film è stato presentato in anteprima al Festival internazionale del cinema di Berlino il 21 febbraio 2020.[1][2] L'uscita del film nelle sale cinematografiche italiane, inizialmente prevista per il 27 febbraio seguente,[3] è stata rinviata come parte delle contromisure per arginare la pandemia di SARS-CoV-2 nel paese.[4] Dopo l’uscita in sala a marzo in un numero limitato di copie, il film è tornato al cinema in tutta Italia il 19 agosto 2020.

Il film ha raggiunto la vetta del botteghino nel weekend del 6 marzo 2020 incassando 90.000 euro.[5]

Riconoscimenti

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  1. ^ a b (ENDE) The 70th Berlinale Competition and Further Films to Complete the Berlinale Special, su berlinale.de. URL consultato il 29 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2020).
  2. ^ (ENDE) Volevo nascondermi, su berlinale.de. URL consultato il 21 febbraio 2020.
  3. ^ Volevo nascondermi, il trailer ufficiale del film [HD], su MyMovies.it, 27 gennaio 2020. URL consultato il 1º febbraio 2020.
  4. ^ Andrea Francesco Berni, Emergenza Coronavirus: rinviata l’uscita di Volevo nascondermi e Si vive una volta sola, su badtaste.it, 23 febbraio 2020. URL consultato il 24 febbraio 2020.
  5. ^ https://www.mymovies.it/boxoffice/
  6. ^ (EN) Ed Meza, Berlin Film Festival 2020: ‘There Is No Evil’ Wins Golden Bear, in Variety, 29 febbraio 2020. URL consultato il 29 febbraio 2020.
  7. ^ MYmovies.it, Volevo nascondermi, Nastro dell'anno 2020, su MYmovies.it. URL consultato il 27 aprile 2021.
  8. ^ Simona Carradori, European Film Awards 2020: Martin Eden si porta a casa quattro candidature. Ecco tutte le nomination, su Best Movie, 10 novembre 2020. URL consultato il 30 novembre 2020.
  9. ^ Ciak d’Oro 2020: miglior film, su ciakmagazine.it. URL consultato il 4 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2020).
  10. ^ Ciak d’Oro 2020: migliore regia, su ciakmagazine.it. URL consultato il 4 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2020).
  11. ^ Ciak d’Oro 2020: miglior attore protagonista, su ciakmagazine.it. URL consultato il 4 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2020).

Collegamenti esterni

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