Zeina Abirached

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Zeina Abirached nel 2019

Zeina Abirached (Beirut, 18 gennaio 1981) è una disegnatrice e fumettista libanese.

Ha studiato alla Académie Libanaise des Beaux-Arts ALBA in Libano e alla École nationale supérieure des arts décoratifs di Parigi. Le sue storie sono basate su esperienze biografiche vissute dall'autrice durante la Guerra civile in Libano.

Zeina Abirached ha vissuto la sua infanzia nella Beirut coinvolta dalla guerra.[1] Nel 2002 ha prodotto un fumetto composto da disegni neri e bianchi con l'Atelier de Recherche ALBA.[2] Dopo il suo lavoro come designer si è spostata a Parigi e ha continuato a disegnare fumetti incentrati sulla propria memoria e quella collettiva legata ad eventi collegati alla guerra. [3] La sua ispirazione viene da vecchie fotografie e riprese televisive, oltre che da autori come David B and Jacques Tardi.[4]

I ricordi di Abirached, Mourir, partir, revenir - Le Jeu des hirondelles, è il primo graphic novel ad essere premiato da FACE French Voices Grant, assegnato da PEN American Center e dall'ambasciata francese. È stato pubblicato da Lerner Publishing Group nel 2012 con il titolo A Game for Swallows: To Die, To Leave, To Return. Attraverso le sue opere, l'autrice ritrae non solamente le memorie della guerra civile, ma vuole reclamare una storia che è stata ignorata dai canali ufficiali della guerra o che è stata completamente dimenticata. Il suo stile nero e bianco si ricollega agli aspetti della calligrafia araba. I remember Beirut, una delle prime opere tradotte in lingua inglese, è ispirata all'autore francese Georges Perec.[5]

Pubblicazioni

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  • Il piano orientale (Le piano oriental, Casterman, 2015)[6]
  • A Game for Swallows: To Die, To Leave, To Return (Graphic Universe/Lerner Publishing Group, 2012)
  • Agatha de Beyrouth (Cambourakis, 2011)
  • Mi ricordo Beirut (Je me souviens, Cambourakis, 2009)
  • Il gioco delle rondini (Mourir, partir, revenir - Le Jeu des hirondelles, Cambourakis, 2007)
  • 38, rue Youssef Semaani (Cambourakis, 2006)
  • Beyrouth Catharsis (Cambourakis, 2006)
  1. ^ (FR) Gaëlle Rolin, Zeina Abirached, l’hirondelle de Beyrouth, in Le Figaro, 25 gennaio 2008. URL consultato il 21 gennaio 2012.
  2. ^ Beyrouth. Capitale du Monde du livre, 2009 (PDF), su bnf.fr, Bibliothèque Nationale de France, 2009. URL consultato il 21 gennaio 2012.
  3. ^ Julien Bisson, Dossier Zeina Abirached, su lexpress.fr, L’Express, 1º novembre 2007. URL consultato il 20 gennaio 2012.
  4. ^ Toon Horsten, From Our Continental Correspondent – Child in a time of war: Zeina Abirached about the joys and sorrows of Lebanon, su forbiddenplanet.co.uk, Forbidden Planet, 11 dicembre 2008. URL consultato il 20 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2012).
  5. ^ mlynxqualey, Graphic Novelist Zeina Abirached on Remembering and Forgetting Beirut, su Arabic Literature (in English). URL consultato il 5 marzo 2016.
  6. ^ Casterman - Le piano oriental, su casterman.com, Casterman, 2015. URL consultato il 31 gennaio 2017.

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